Il Cav Talenti intervista Carlo Casini

(Ed. Febbraio 2016 de “La Voce della Vita“)

CARLO-CASINI

In questo numero abbiamo avuto l’onore di poter parlare con Carlo Casini che ci ha rilasciato un’intervista in occasione della giornata per la vita 2016.

-Durante tutti gli anni in cui sei stato presidente del Movimento Per La Vita, quali sono state le più belle vittorie avute durante le giornate per la vita?

Le più belle vittorie sono costituite dal risveglio del coraggio delle madri che hanno deciso di proseguire la gravidanza dopo aver ascoltato le parole più diffusamente e più fortemente pronunciate in occasione della Giornata per la vita.

Naturalmente non si possono quantificare con dei numeri queste vittorie. Sono però a conoscenza personale di un caso avvenuto in una parrocchia della provincia di Firenze, dove al termine della messa domenicale della Giornata per la vita una giovane donna che aveva già fissato per un giorno della settimana seguente l’interruzione della gravidanza uscendo di chiesa ha detto ad un’amica: “Ma che sciocchezze ha detto il parroco, che cioè l’embrione è già un essere umano?“. L’amica ha replicato dimostrando che in effetti il sacerdote aveva detto la verità e così l’aborto non è avvenuto. È stato dimostrato ancora  umano? acerdote aveva detto la verità’ta epr la vita e della Giornata per la vita. gravidanza dopo aver una volta che la parola può salvare una vita. Per quanto riguarda il Movimento per la vita la Giornata è sempre stata una occasione di rilancio, espansione e potenziamento (è l’occasione in cui si debbono raccogliere il maggior numero possibile di abbonamenti al nostro numero mensile, si presentano in appositi incontri i risultati ottenuti dai Centri di aiuto alla vita d’Italia, etc…).

Ci sono state anche delle sconfitte?

Non si può parlare di sconfitte del Movimento per la vita. È una sconfitta invece il fatto che in molte parrocchie d’Italia la Giornata per la vita non viene neppure ricordata. Eppure la Giornata fu istituita nel 1978 all’indomani della legge che ha legalizzato l’aborto, affinché – si scrisse allora – fosse chiaro che la Chiesa non si rassegna e non si rassegnerà mai. Se poi si tiene conto di ciò che ho prima detto, cioè che la parola può salvare la vita, devo concludere che il silenzio nella Giornata per la vita è una sconfitta molto grave.

Quale è il compito più grande che un volontario pro-life deve svolgere durante una giornata cosi importante e significativa?

La Giornata della prima domenica di febbraio è ecclesiale. Quindi il primo impegno riguarda la preghiera. Dovremmo animare tutte le messe dedicando la preghiera per la vita dopo il Vangelo a chiedere l’aiuto del Signore per la salvezza dei bambini minacciati di essere uccisi, per ottenere il coraggio delle madri, affinché inoltre le donne che hanno abortito incontrino la misericordia di Dio e divengano esse stesse militanti per la vita. Poiché abbiamo celebrato nel 2015 il 20° anniversario della Evangelium Vitae io auspico che al termine di tutte le messe sia letta la preghiera “A Maria aurora di un mondo nuovo” che chiude la grande enciclica di Giovanni Paolo II.  Anzi nell’anno giubilare della misericordia la lettura di questa preghiera dovrebbe diventare un gesto abituale in tutte le celebrazioni liturgiche e nella Giornata per al vita potrebbe essere deciso e reso noto questo gesto della comunità cristiana. Non dobbiamo dimenticare quanto ha detto Papa Francesco: “nel volto del concepito minacciato di aborto vi è il volto di Gesù, vi è il volto del Signore”. In questo medesimo anno giubilare sarà dichiarata santa Madre Teresa di Calcutta che è stata la presidente onoraria di tutti i Movimenti per la vita del mondo. Ella diceva che il bambino concepito non ancora nato è “il più povero dei poveri”. Dunque riconoscerlo come tale ed aiutare a farlo nascere non contro ma insieme alla madre è certamente un grande atto  di misericordia. Io suggerisco di dedicare molta attenzione alla canonizzazione di Madre Teresa. Si possono organizzare seminari e dibattiti sul messaggio con tanta tenacia da lei ripetuto. Forse nella stessa Giornata per la vita si potrebbe organizzare un incontro a questo riguardo. Ricordo che il centro di documentazione e solidarietà del Movimento per la vita ha prodotto un libro di Pier Giorgio Liverani intitolato “Dateli a me” ed un dvd dal titolo “Madre Teresa di Calcutta e il più povero dei poveri” che possono essere richiesti al Movimento per la vita.

Come possiamo, nelle nostre piccole realtà dei Cav, riuscire a trasmettere l’importanza di questa giornata e la profondità dei messaggi che porta?

Ho già risposto a questa domanda. Aggiungo che io personalmente ho redatto un rapporto sull’attuazione della Legge 194, il quale documenta quanto ancora sia grave il problema dell’aborto e quali rimedi potrebbero essere adottati per difendere meglio la vita nascente. La Giornata è un’occasione anche per aprire gli occhi a tutti, invitarli a non rassegnarsi e, soprattutto, stimolare verso quella “mobilitazione generale in vista di una nuova cultura della vita” alla quale ci ha invitato nell’enciclica Evangelium Vitae Giovanni Paolo II.  Mi piace perciò ricordare un libro di cui è prossima la pubblicazione intitolato “Vita nascente e misericordia” con il sottotitolo “Da un’esperienza di laici ad una proposta pastorale” che potrebbe essere utile per dibattiti e  riflessioni e che ho scritto proprio pensando alla Giornata per la vita. Anche questo libro può essere richiesto al Movimento per la vita. La Giornata è un’occasione per rilanciare la seconda fase dell’iniziativa “Uno di noi”. Per saperne di più basta controllare il sito www.unodinoi.org. Un’altra ipotesi di lavoro è quella di lanciare il Progetto Gemma, sempre approfittando della Giornata per al vita, da realizzare nel corso dell’anno come progetto della intera comunità parrocchiale, magari costituendo un piccolo comitato per raccogliere sistematicamente e continuativamente i fondi e fornire le informazioni sui risultati a tutta la comunità parrocchiale.

Come ultimo punto volevo chiederti di lasciarci una piccola testimonianza che ci possa guidare nella giornata per la vita di quest’anno,2016.

Tra le molteplici iniziative quelle più delicate e commoventi mi sono sembrate la visita alle donne ricoverate nei presidi sanitari ginecologici per partorire e offrire loro un fiore e l’album di fotografie del loro bambino prima della nascita, cioè il noto libretto “la vita umana prima meraviglia”; inoltro di una lettera augurale insieme al solito libretto “La vita umana prima meraviglia” a tutte le mamme dei bambini nati nel corso dell’anno precedente nella parrocchia; una celebrazione liturgica con relativa festa dedicata alle famiglie nelle quali è nato un figlio nel corso del 2016.

Chiara Nardi

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