La comunicazione verbale: come aiutare il tuo bebè

(ed. Febbraio 2016 de “La Voce della Vita“)

Il bambino osserva intensamente le espressioni del viso dei genitori ed ascolta i suoni delle parole quando gli parlano. Nasce con una forte capacità di comunicazione e svilupperà molti modi diversi per “parlare” con te.

L’ascolto e l’imitazione sono i due modi principali in cui il bebè percepisce il linguaggio.

La comunicazione del bebè è composta da vocalizzi, strilli, pianti ed espressioni facciali.

 Nel corso del tempo, i genitori, si abituano a questo modo di esprimersi e riescono a distinguere i significati di ogni verso emesso dal bambino.

LE FASI DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

  • 0-2 mesi il bambino comunica attraverso comportamenti riflessi.
  • 2-4 mesi imitazioni vocali come risposta alla voce umana.

Fino al terzo mese è molto importante interagire con il bambino attraverso la lettura dei libri per dargli l’opportunità di familiarizzare con il linguaggio.

Per rendere più semplice l’apprendimento, basta scegliere libri con pagine rigide e dai colori brillanti.

  • 5-6 mesi inizia il gioco vocale.
  • 7 ai 10 mesi vi è il cosiddetto Babbling canonico, ossia inizia una fase di sperimentazione fonetica che consiste nel produrre suoni consonantici e vocali, come ad esempio: ta-ta-ta, pa-pa-pa. La fase è accompagnata dalla comparsa di movimenti ritmici di altri sistemi motori, come gambe e braccia.
  • 10-12 mesi il bambino riesce ad esprimersi con sillabe variegate, vi è un evoluzione del linguaggio.

Nel corso del primo anno di vita il bambino passa da una comunicazione pre-intenzionale a una comunicazione intenzionale.

Fase pre-intenzionale: il bambino produce comportamenti che possono assumere il valore di segnali per l’interlocutore adulto ma che non hanno ancora questo valore.

Fase intenzionale: il bambino sa produrre comportamenti che possono assumere il valore di segnali e li produce per soddisfare i propri scopi.

  • Dopo i 12 mesi si ha la produzione delle prime parole.
  • 18 mesi è in grado di emettere orientativamente 20 parole.
  • 24 mesi è in grado di emettere 100 parole.
  • 36 mesi è in grado di emettere migliaia di vocaboli.
  • 2-3 anni il bambino compie frasi complesse.
  • 3 anni imparano le regole della morfologia della frase, per cui in grado di formare il maschile dal femminile e il singolare dal plurale.
  • 4 anni compone frasi con congiunzioni di subordinazione e conosce più di 1800 vocaboli.

Questi sono dati indicativi, da un bambino all’altro si riscontrano differenze considerevoli.

L’importante è che sviluppi il più possibile il campo semantico e che apprende il maggior numero di vocaboli.

Il bambino ha bisogno di vivere quotidianamente situazioni comunicative che siano stimolanti e chiare.

 CONSIGLI PER AIUTARLO AD IMPARARE

Quando parli al bambino, stabilisci un contatto visivo in modo da permettere  al piccolo di osservarti.

Coinvolgi il bambino nelle conversazioni e lasciagli il tempo necessario per rispondere alle tue domande.

Descrivi le tue azioni affinché il tuo bambino possa associare gli oggetti alle parole.

Cantagli le canzoncine soprattutto quelle in rima. In questo modo si divertirà e familiarizzerà con il ritmo del linguaggio.

Ilaria Paciullo

Questa voce è stata pubblicata in Consigli ad una Mamma, Pagina Psicopedagogica e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.